Il Viaggio Magico intervista Roberta Pagnetti

Roberta Pagnetti

La nostra intervista alla brava e elegante Roberta Pagnetti, giornalista di Espansione Tv.


Qual è l'aspetto principale del tuo carattere?
L' ironia. Che, nelle giornate no, assomiglia pericolosamente al sarcasmo.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Riprendere i miei ritmi. Rallentare. Fare quello che mi va quando decido di farlo. Sembra scontato, ma in realtà riuscirci è una conquista.
Quello che mi va di fare, solitamente, è estremamente banale: cercare di vedere posti nuovi, passare il tempo con persone che quando parlano dicono qualcosa, provare a imparare quel genere di cose che ti fanno diventare una persona di cui essere orgogliosa.

Cosa ti piace guardare in tv?
Praticamente tutto. Fin da bambina. Sono totalmente devota alla tv.  Cambio canale solo di fronte ai cartoni animati,  ai polizieschi e alle fiction italiane. Una preferenza su tutte: potrei stare ore di fronte a Rai5. A volte lo faccio.

Come è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
Da piccola sognavo di diventare archeologa. Da adolescente mi impegnavo per diventare una cantante. Poi ho capito che la mia ambizione più grande, che fino ad oggi non ho mai tradito, era quella di essere indipendente. Ho capito presto che per conseguire questo sogno bisogna lavorare. All'epoca dell'università facevo la hostess di congressi, la babysitter, la commessa in profumeria, cantavo nei locali e ai matrimoni, davo ripetizioni. Mentre scrivevo la tesi di laurea mi hanno proposto di collaborare con Espansione Tv per realizzare (saltuariamente) delle interviste agli studenti
dei licei comaschi. Dopo pochi mesi si è liberato un posto nella redazione della trasmissione ZeroTreUno che mi è stato offerto. Così ho iniziato.
La passione per il giornalismo, invece, è arrivata lavorando.

Secondo te quali sono le qualità per essere una brava giornalista?
Sostanzialmente bisognerebbe essere Milena Gabanelli.  Lei, per me,   è la quintessenza della giornalista.  Postulato che io non sono lei  (spesso
troppi giornalisti se ne dimenticano) la cosa migliore per fare bene il proprio lavoro e' essere svegli, curiosi, affidabili e, quando possibile, divertiti.

Sei una donna molto affascinante. La bellezza è un aiuto o un ostacolo nello sviluppo della tua carriera e nel mondo del giornalismo?
Partiamo da una certezza. Che tu sia una bella giornalista, una bella commessa, un bell' ingegnere o una bella segretaria, ci sarà sempre il rischio che tu venga sottovalutata. Diamo per scontato che tu sia anche una persona intelligente. Se riesci a vedere l' ironia che sta dietro ad un giudizio simile allora sei automaticamente in una posizione di forza. Per quello che riguarda il giornalismo televisivo, che trova nell'immagine il suo veicolo,
la bellezza è assolutamente un aiuto.

Hai nostalgia dei tempi in cui eri inviata in esterna per ZeroTreUno, oppure era la gavetta necessaria per traguardi più ambiziosi?
Fare servizi esterni o condurre in studio un programma è, a lato pratico, esattamente la stessa cosa. Incontri e intervisti tante persone in entrambi i casi.  Sorrido quando vedo che la conduzione viene ritenuta come un traguardo da raggiungere.  O quando il servizio esterno viene considerato come una sorta di seconda scelta. Tra i ricordi più belli che ho di questi anni in tv ci sono i viaggi in macchina e le risate con i nostri cameraman
per raggiungere le persone da intervistare e i posti sconosciuti che ho visitato dove altrimenti non sarei mai andata. Io ho avuto la fortuna di fare entrambe le cose. Le esterne e la conduzione. E sapete cosa? L'unica vera discriminante è il freddo che prendi o che eviti.


A Espansione Tv conduci la trasmissione Angoli, quali sono i temi di cui preferisci occuparti?
Amo parlare di viaggi, cucina, arte e benessere. Tutto ciò che riguarda le attività da poter consigliare per il tempo libero: una bella destinazione turistica, un ristorante con specialità da scoprire, una mostra  o un evento da vedere, una spa dove staccare la spina e rilassarsi. Ma c' è una cosa.
A volte non importa di che argomento stai parlando: quando l'ospite ha passione e bravura a raccontare una cosa, puoi appassionarti sinceramente anche alla posa delle piastrelle in un bagno!

Secondo te qual' è la formula vincente per un talk show d' informazione e approfondimento?
Ospiti comunicativi, chiari nell'esposizione e non didattici o autocelebrativi. Il mezzo televisivo raggiunge e parla con chiunque. Chi se ne dimentica, a mio parere, sbaglia.  Conduzione ritmata e con sufficiente personalità per valorizzare gli ospiti e non scavalcarli.  Argomenti che siano di estrema rilevanza, utilità collettiva, nei quali molte persone possano identificarsi. Argomenti che diano degli insegnamenti, insomma.

Qual è il servizio o l' intervista che ricordi con più piacere?
Dal punto di vista umano mi sono innamorata letteralmente dei figli di Salvatore Fiume. Tre anni fa Laura e Luciano ci hanno aperto le porte della filanda di Canzo dove il padre ha vissuto e lavorato per decenni.  Il posto magico, il mio debole per l' arte e loro due, persone di rara gentilezza ed entusiasmo, hanno prodotto un servizio di mezz' ora che non mi stanco di guardare. E mi hanno regalato la più bella giornata vissuta sul lavoro. Una di quelle dove torni a casa e ti addormenti col sorriso sulle labbra.

Ti occupi anche delle previsioni meteo. Com' è nata questa attività?
Mi occupo del meteo da settembre dell'anno scorso. Praticamente da quando mi e' stata affidata la battaglia con il Chroma Key e ne sono uscita vittoriosa. Ad una cosa, però, ci tengo: non sono meteorologa. Non faccio io le previsioni. Ci pensa Meteo Svizzera.
Dunque, ambasciator non porta pena.

Possiedi un account Twitter, ritieni che i social network possano avere un' importanza crescente nel mestiere di giornalista?
Aprire Twitter alla mattina per me equivale un po' a seguire una rassegna stampa. Hai subito l'idea di quello che sta succedendo nel mondo in
quel preciso momento. Ben inteso, pero': e' un social utile se segui profili utili, e' divertente se segui persone che fanno ridere, e' un veicolo di informazione se segui chi l'informazione la fa. Io, che preferisco leggere chi le cose le ha da dire davvero, mi limito a usarlo a scopo terapeutico. Dicendo la mia per immaginare di essere ascoltata.

C' è un programma tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Più che altro pagherei oro per condurre anche una sola volta "Che tempo che fa". Ogni volta, quella trasmissione non sbaglia un ospite.

Come vorresti si sviluppasse la tua carriera?
Fare una domanda così alla generazione che ha iniziato a lavorare in tv pochi mesi prima che esplodesse la crisi è audace! Mettiamola così:
vorrei che si sviluppasse.  Dire "come" è forse troppo. Sembra una risposta senza sogni nè entusiasmo?  Non fraintendete.  Avrei sempre
potuto rispondere: intanto, pensiamo a tenercela stretta! ;-)

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